a cura della Dott.ssa Pamela Cantarella, Psicologa Clinica, Responsabile Settore Comunicazione PSP
Oggi, in una società sempre più globale e tecnologica, il “Web” rappresenta quel luogo virtuale di infinite interconnessioni, dove “navigare” perennemente tra i vari contenuti ipertestuali, link e siti, in una realtà priva di confini e contenitore di nuove e flessibili identità.
Nella sua forma estesa il World Wide Web (WWW) denota una “ragnatela di connessioni che avvolge tutto il mondo” e che trascende ogni individuo, rimanere senza le quali è ormai impensabile.
Non accedere ad Internet, staccare i modem, cancellarsi dai Social, spegnere PC e cellulari equivarrebbe infatti a scegliere una forma di vita “anacronistica”, con la conseguente esclusione da una porzione di mondo ritenuta oggigiorno indispensabile e quindi ineliminabile.
Perchè una cosa è certa, indietro non si torna più: la “connessione” è divenuta un “fatto sociale”, e l’analfabetismo multimediale di alcuni è purtroppo un gap che gli stessi dovrebbero colmare al più presto se non vogliono continuare a rimanere “tagliati fuori”.
La Rete quindi offre diverse “risorse”, tanto da essere considerata da molti un vero e proprio “microsistema evolutivo” che oltre a consentire l’accesso in tempo reale ad un’infinità di informazioni, offre una possibilità di apprendimento e sviluppo, e la dilatazione delle relazioni sociali in modo esponenziale;
ma se da un lato aiuta ad informarsi ed aprirsi socialmente, dall’altro -così come ogni strumento, in origine “neutro”, e poi definito dal “tipo di utilizzo” che se ne fa- può indurre a scelte degradanti che possono causare vere e proprie involuzioni della personalità.
Diversi sono infatti i “pericoli” che vi si trovano e che basterebbero a giustificare un atteggiamento di diffidenza e protezionismo che arriva, in alcuni casi, alla demonizzazione degli strumenti multimediali, finanche a prendere in considerazione un embargo totale degli stessi. Uno su tutti, ad esempio, il fatto che connessione “non è relazione”, mentre molte persone -soprattutto i giovanissimi- si illudono di ciò, “accontentandosi” di una realtà sociale che esclude le interazioni face-to-face, credendo di poter fare a meno del calore e della potenza del “non verbale”.. di uno sguardo, di una carezza, di un abbraccio…
Ecco che allora mai come oggi la “libertà di scelta” di ognuno è chiamata in causa come “occasione esistenziale” per potersi migliorare o muoversi invece nella direzione opposta.
Il Pronto Soccorso Psicologico-Italia ed i suoi professionisti pronti a promuovere la consapevolezza ad un uso corretto della Rete, affinchè poterne essere dei “fruitori critici e responsabili”, esaltando le risorse del Web e fronteggiandone i rischi, alttraverso un lavoro di giusta informazione e prevenzione, ma anche e soprattutto di intervento là dove un danno sia già stato provocato.
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