Articoli settimanali
Approfondimenti settimanali dei post pubblicati sulla pagina facebook Pronto Soccorso Psicologico Italia.
17 Novembre 2024
Pubblicato da Vera Cantavenera
L'abuso verbale è una pratica umana universale che accomuna uomini e donne che lottano con problemi di rabbia e che manifestano comportamenti di bullismo verbale. Da sempre gli insulti sono stati protagonisti di lotte per il riconoscimento, una negoziazione del potere e un’espressione di vulnerabilità narcisistica. In un’epoca in cui la visibilità e la reputazione sono costantemente messe alla prova dai social media, una nuova forma di abuso verbale, ildissing, diventa strumento attraverso cui, non solo i rapper nel mondo della musica, anche gli individui comuni, cercano di affermarsi e proteggere la propria identità. Affronteremo in quest'articolo l'argomento dell'abuso verbale, passando ad una breve spiegazione del fenomeno del Dissing e dunque analizzando le tipologie di persone che tendono ad offendere e i danni perpetrati alle vittime, si cercherà di suggerire come prevenire l'abuso verbale e porne rimedio.
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9 Novembre 2024
Pubblicato da Vera Cantavenera
Una tematica che oggi più di ieri, fa discutere è quella della violenza dei giovani e tra i giovani. Seppure la sensibilità diffusa è meno tollerante oggi rispetto a ieri alla violenza, quest'ultima è presente, l'aggressività è ovunque, c’è violenza nella realtà in generale e c’è supremazia. Ci si interroga in questa disamina sul perché il numero dei reati siano aumentati e cosa spinge i giovani a commettere atti così brutali. I reati violenti degli adolescenti appaiono più insensati rispetto al passato; è difficile decifrarne le motivazioni e sembrano generati dal disorientamento, piuttosto che dall’appartenenza, anche se spesso vengono commessi in gruppo. Non è facile capire le motivazioni che spingono i giovani a compiere atti così crudeli. Cos'è cambiato dunque oggi rispetto a ieri? Quali sono i fattori di rischio e quelli di prevenzione per arginare l'aumento di questo fenomeno? A tutte queste domande e ad altre si è cercato di rispondere in quest'articolo che trasversalmente parlando della rabbia la presenta come un sentimento non solo distruttivo ma anche costruttivo: energia che può servirci a raggiungere con più determinazione i nostri obiettivi.
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19 Ottobre 2024
Pubblicato da Rivista PSP
L'identità, da intendersi quale rappresentazione cognitiva del Sé, costituisce un concetto di primaria importanza nel vasto ambito delle scienze umane. Essa si sviluppa nel corso dell'esistenza umana attraverso un processo dinamico di “edificazione” e “ricostruzione”, costantemente influenzato dalle interazioni sociali e dalle esperienze individuali. Il contesto sociale e culturale in cui l'individuo è immerso influisce in modo significativo sul processo di costruzione dell'identità. Le scelte compiute durante l'adolescenza, spesso di rilevante portata, contribuiscono in modo determinante alla formazione dell'identità adulta. La capacità di esplorare e integrare le diverse sfaccettature del Sé è, pertanto, una competenza fondamentale per affrontare le sfide della vita.
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12 Ottobre 2024
Pubblicato da Mariano Indelicato
La storia e le norme della famiglia d'origine influenzano le relazioni sentimentali come evidente in alcuni romanzi, ma questo accade anche nella vita reale. La storia familiare si svolge su una trama che ognuno dei partecipanti si impegna a narrare, alla quale ogni membro tende ad uniformarsi o a trasgredire ed è anche su questo che si basa lo sviluppo delle relazioni sentimentali.
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5 Ottobre 2024
Pubblicato da Rivista PSP
Le dinamiche interattive genitore-figlio, in particolare quelle legate all'attaccamento, influenzano significativamente la regolazione emotiva e comportamentale del bambino. La teoria dell'attaccamento, elaborata da Bowlby postula che, l'aggressività infantile, in particolare la collera/ira, possa essere considerata una risposta adattiva a specifici stimoli ambientali. In particolare, la "collera funzionale" viene espressa dal bambino per mantenere o ripristinare il legame di attaccamento con la figura di riferimento. Tuttavia, in contesti relazionali caratterizzati da esperienze traumatiche o da una carenza di cure parentali adeguate, si può assistere allo sviluppo di una "collera non funzionale", caratterizzata da manifestazioni più intense e persistenti, spesso associate a comportamenti antisociali. La distinzione tra di esse risiede nella loro funzione adattiva: mentre la prima mira a rafforzare il legame di attaccamento, la seconda serve a proteggere il bambino da un ambiente percepito come minaccioso. È importante sottolineare che entrambe le tipologie di risposta aggressiva rappresentano delle strategie di coping sviluppate da quest’ultimo per far fronte a situazioni stressanti e avverse.
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21 Settembre 2024
Pubblicato da Mariano Indelicato
lo psicologo all’interno della scuola non può essere una figura sporadica di supporto ma deve diventare un elemento organico del sistema in modo da programmare con tutti gli altri attori interventi pedagogici ed educativi efficaci. Si auspica che le singole esperienze possono essere pianificate finalmente all’interno di una legislazione che riconosca il valore della psicologia scolastica di comunità.
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7 Settembre 2024
Pubblicato da Vera Cantavenera
Il rientro dalle ferie è sempre un pò traumatico, la stragrande maggioranza delle persone accusano sintomi da stress post-vacanza. In questa disamina si analizzeranno i sintomi, le possibili cause che determinano tale sindrome, ma anche le soluzioni a prevenzione. Si parlerà del fenomeno comune, fornendo una chiave di lettura in positivo rispetto a quanto generalmente si pensa. Di fatto, Lo stress post-vacanza, comporta un momento di arousal per il corpo e la mente che ci conducono verso una riflessione che può generare una probabile discrepanza di fondo tra desideri e realtà quotidiana. Il ritorno, dunque, dovrebbe essere sfruttato per ascoltare questi segnali e dare una svolta alla nostra quotidianità. Verosimilmente il rientro dalle ferie, periodo di relax e di rigenerazione potrebbe rappresentare il momento ideale, per portare un po' di quella vitalità e ispirazione nel contesto lavorativo o semplicemente per affrontare con nuova grinta ed energia quelle problematiche che dapprima ci sembravano ardue o noiose
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3 Settembre 2024
Pubblicato da Rivista PSP
Per Freud, il gioco rappresenta il primo e il più importante strumento attraverso cui il bambino interiorizza le norme sociali e costruisce la propria identità. È proprio nel gioco che il piccolo esplora il mondo circostante, esprime le emozioni più profonde ed elabora esperienze complesse. Anche il semplice sorriso di un neonato, scambiato con la madre, costituisce una forma primordiale di gioco, fondamentale per lo sviluppo del legame affettivo e della comunicazione. Il gioco, dunque, non è solo un'attività ludica, ma un vero e proprio “processo terapeutico”, che permette al bambino di affrontare paure, ansie e conflitti interiori, trasformandoli in esperienze positive e costruttive.
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24 Agosto 2024
Pubblicato da Mariano Indelicato
L’esperienza del viaggio spesso viene compresa all’interno degli atti naturali e normali della quale gli individui hanno necessità per spezzare i ritmi di vita quotidiani e lo stress lavorativo. Eppure al di sotto di questa coltre si nascondono significativi emotivi e psicologici ben più profondi. Il viaggio non è solo vacanza ma è un modalità con cui confrontarci con noi stessi e con l’alterità. Esso richiama i vissuti integenerazionali e intragenerazionali intorno allo sviluppo e alla cura dell’autonomia. Nel progettare, nell’attuare il viaggio dobbiamo confrontarci con le nostre paure più profonde poiché il lasciare il proprio Oikos può mettere in crisi le nostre certezze e sicurezze con il timore di una destrutturazione del sé e della propria identità. Viaggiare significa accettare la sfida del nuovo, il guardare oltre l’orizzonte, oltre quella linea dove l’immaginario può aprirsi alla sete di nuove conoscenze o diventare la caverna che nasconde i mostri delle nostre paure infantili.
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3 Agosto 2024
Pubblicato da Mariano Indelicato
La gelosia nel corso del tempo è stata considerata un elemento essenziale dell’amore: “Chi non è geloso non può amare” (A, Cappellano). Addirittura un famoso saggista del ‘700, Francesco Algarotti, dando voce alle teorie che sostengono che essa il contraltare dell’amore, arriva ad affermare che “la gelosia ha da entrare nell’amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da esser, ma non si ha da sentire”. Eppure se cerchiamo la definizione di gelosia in un qualsiasi dizionario troviamo che essa è un “ansioso tormento provocato dal timore di perdere la persona amata ad opera di altri”.
La gelosia nasce, dunque, dalla paura, non già, come si crede di solito, dall’amore. De Mello sostiene che esistono solo due emozioni: l’amore e la paura. La gelosia, quindi, dovrebbe essere intesa come la paura di amare. Marcel Proust, in contrasto con la visione romantica della gelosia, scrive che “la gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell’amore”. Spesso per 'amore' si intende una specie di monopolio, una possessività, senza comprendere un fatto basilare della vita: quando possiedi un essere vivente, lo hai ucciso. Il prof. Zino, psicoanalista autore del saggio “Gelosia”, sostiene che “la domanda di analisi può presentare la gelosia come qualcosa da cui vuole difendersi, e rispetto ad essa invoca un argine, al limite una scomparsa; ma insieme avvertiamo con evidenza che la gelosia è ciò da cui il soggetto stesso è più catturato, e non può farne a meno. E’ la sua trappola ma ama il proprio carceriere. E’ la sua identità”. La gelosia, quindi, diventa un modalità patologica con cui si esprime l’amore.
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27 Luglio 2024
Pubblicato da Rivista PSP
Il presente articolo vuole offrire ai genitori quegli strumenti e quelle risorse per aiutare il bambino a far fronte a questo, emozionante ed allo stesso tempo impegnativo, periodo di mutamento verso la crescita e l'accettazione rappresentato dalla nascita di un fratellino. La famiglia, nel ciclo della sua vita, è abituata a superare una serie di compiti evolutivi che portano inevitabilmente a dei cambiamenti. Tali cambiamenti, della struttura familiare richiedono una trasformazione dei rapporti tra i membri. In questa fase i genitori, si trovano a dover accogliere il nuovo arrivato e a fornigli tutte le attenzioni dovute, sia a incoraggiare, rendere partecipe il primogenito in questo nuovo evento.
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20 Luglio 2024
Pubblicato da Rivista PSP
Il “viaggio esistenziale” è un percorso affascinante scandito da diverse fasi, ognuna caratterizzata da acquisizioni e cambiamenti che plasmano l'individuo nella sua totalità. Ogni tappa rappresenta un tassello fondamentale del percorso di vita che ci guida dalla nascita all'inevitabile traguardo finale.. In tale contesto, il progresso umano si configura come un processo di co-costruzione, dove individuo e ambiente sociale si influenzano reciprocamente. Pur riconoscendo che le esperienze e le opportunità offerte dall'ambiente sociale possano potenziare o limitare lo sviluppo delle abilità individuali, la curiosità, la motivazione e la perseveranza diventano elementi chiave, poiché permettono ad ogni persona di superare le sfide e di realizzare i propri obiettivi. I social media, ad esempio, fungono da strumenti utili che possono apportare benefici considerevoli alle generazioni “mature”. Tuttavia, è essenziale utilizzarli in modo consapevole e responsabile, per massimizzare i vantaggi e minimizzare i potenziali rischi. Per questo motivo, è fondamentale promuovere iniziative di educazione digitale che supportino le persone della terza età nell'apprendimento e nell'utilizzo sicuro e proficuo dei social media.
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