Daniela Cusumano

Articoli settimanali

Approfondimenti settimanali dei post pubblicati sulla pagina facebook Pronto Soccorso Psicologico Italia.

30 Novembre 2024

La violenza psicologica e le sue forme: il Gaslighting

La violenza psicologica è qualcosa di reale: un vero e proprio abuso emotivo. Eppure nell’immaginario collettivo c’è l’idea che la violenza psicologica sia qualcosa di più ammissibile, o comunque una violenza di gravità inferiore rispetto a quella fisica. La violenza psicologica entra nell’area della soggettività e tende a minare il valore personale, il senso di identità, la dignità e l’autostima di un’altra persona. Una forma silente e nefanda di violenza psicologica che si attua attraverso la manipolazione è il Gaslighting. In questa disamina si tratterà proprio di questo fenomeno e se ne delinieranno i segnali per riconoscere questa forma di violenza e prevenirla per combatterla
24 Novembre 2024

Adolescenza: Un Viaggio tra Emozioni e Connessioni

Le emozioni, complesse manifestazioni psicofisiologiche, sono il risultato di un'intricata rete di fattori biologici, cognitivi e sociali. Esse rappresentano l’elemento cardine dell'esperienza umana, esercitando un'influenza profonda sullo sviluppo psicologico, sulle dinamiche relazionali e sul benessere soggettivo. Il presente articolo si propone di approfondire le peculiarità dell'esperienza emotiva nel corso dell'adolescenza, con particolare attenzione ai correlati neurobiologici sottostanti. Verranno altresì analizzati i processi di regolazione emotiva, le strategie di coping e il ruolo delle relazioni interpersonali nel modellare l'esperienza emotiva degli adolescenti, al fine di favorire lo sviluppo di competenze socio-affettive fondamentali.
17 Novembre 2024

Violenza verbale: il dissing

L'abuso verbale è una pratica umana universale che accomuna uomini e donne che lottano con problemi di rabbia e che manifestano comportamenti di bullismo verbale.  Da sempre gli insulti sono stati protagonisti di lotte per il riconoscimento, una negoziazione del potere e un’espressione di vulnerabilità narcisistica. In un’epoca in cui la visibilità e la reputazione sono costantemente messe alla prova dai social media, una nuova forma di abuso verbale, ildissing, diventa strumento attraverso cui, non solo i rapper nel mondo della musica, anche gli individui comuni, cercano di affermarsi e proteggere la propria identità. Affronteremo in quest'articolo l'argomento dell'abuso verbale, passando ad una breve  spiegazione del fenomeno del Dissing e dunque analizzando le tipologie di persone che tendono ad offendere e i danni perpetrati alle vittime, si cercherà di suggerire come prevenire l'abuso verbale e porne rimedio.
9 Novembre 2024

Giovani e violenza: “si può provare rabbia ma bisogna saperla gestire”

Una tematica che oggi più di ieri, fa discutere è quella della violenza dei giovani e tra i giovani. Seppure la sensibilità diffusa è meno tollerante oggi rispetto a ieri alla violenza, quest'ultima è presente,  l'aggressività è ovunque,  c’è violenza nella realtà in generale e c’è supremazia.  Ci si interroga in questa disamina sul perché il numero dei reati siano aumentati e cosa spinge i giovani a commettere atti così brutali. I reati violenti degli adolescenti appaiono più insensati rispetto al passato; è difficile decifrarne le motivazioni e sembrano generati dal disorientamento, piuttosto che dall’appartenenza, anche se spesso vengono commessi in gruppo. Non è facile capire le motivazioni che spingono i giovani a compiere atti così  crudeli. Cos'è cambiato dunque oggi rispetto a ieri? Quali sono i fattori di rischio e quelli di prevenzione per arginare l'aumento di questo fenomeno? A tutte queste domande e ad altre si è  cercato di rispondere in quest'articolo che trasversalmente parlando della rabbia la presenta come un sentimento non solo distruttivo ma anche costruttivo: energia che può servirci a raggiungere con più determinazione i nostri obiettivi.
19 Ottobre 2024
Costruzione identità

La costruzione del Sé: processi e dinamiche dell’identità individuale

L'identità, da intendersi quale rappresentazione cognitiva del Sé, costituisce un concetto di primaria importanza nel vasto ambito delle scienze umane. Essa si sviluppa nel corso dell'esistenza umana attraverso un processo dinamico di “edificazione” e “ricostruzione”, costantemente influenzato dalle interazioni sociali e dalle esperienze individuali. Il contesto sociale e culturale in cui l'individuo è immerso influisce in modo significativo sul processo di costruzione dell'identità. Le scelte compiute durante l'adolescenza, spesso di rilevante portata, contribuiscono in modo determinante alla formazione dell'identità adulta. La capacità di esplorare e integrare le diverse sfaccettature del Sé è, pertanto, una competenza fondamentale per affrontare le sfide della vita.
12 Ottobre 2024

Legami di coppia e storia familiare

La storia e le norme della famiglia d'origine influenzano le relazioni sentimentali come evidente in alcuni romanzi, ma questo accade anche nella vita reale. La storia familiare si svolge su una trama che ognuno dei partecipanti si impegna a narrare, alla quale ogni membro tende ad uniformarsi o a trasgredire ed è anche su questo che si basa lo sviluppo delle relazioni sentimentali.
5 Ottobre 2024

Alle origini dell’aggressività

Le dinamiche interattive genitore-figlio, in particolare quelle legate all'attaccamento, influenzano significativamente la regolazione emotiva e comportamentale del bambino. La teoria dell'attaccamento, elaborata da Bowlby postula che, l'aggressività infantile, in particolare la collera/ira, possa essere considerata una risposta adattiva a specifici stimoli ambientali. In particolare, la "collera funzionale" viene espressa dal bambino per mantenere o ripristinare il legame di attaccamento con la figura di riferimento. Tuttavia, in contesti relazionali caratterizzati da esperienze traumatiche o da una carenza di cure parentali adeguate, si può assistere allo sviluppo di una "collera non funzionale", caratterizzata da manifestazioni più intense e persistenti, spesso associate a comportamenti antisociali. La distinzione tra di esse risiede nella loro funzione adattiva: mentre la prima mira a rafforzare il legame di attaccamento, la seconda serve a proteggere il bambino da un ambiente percepito come minaccioso. È importante sottolineare che entrambe le tipologie di risposta aggressiva rappresentano delle strategie di coping sviluppate da quest’ultimo per far fronte a situazioni stressanti e avverse.
21 Settembre 2024

Lo psicologo scolastico tra interventi individuali e di comunità

lo psicologo all’interno della scuola non può essere una figura sporadica di supporto ma deve diventare un elemento organico del sistema in modo da programmare con tutti gli altri attori interventi pedagogici ed educativi efficaci. Si auspica che le singole esperienze possono essere pianificate finalmente all’interno di una legislazione che riconosca il valore della psicologia scolastica di comunità.
7 Settembre 2024

Il rientro dalle ferie: tra stress e nuove opportunità

Il rientro dalle ferie è sempre un pò traumatico, la stragrande maggioranza delle persone accusano sintomi da stress post-vacanza. In questa disamina si analizzeranno i sintomi, le possibili cause che determinano tale sindrome, ma anche le soluzioni a prevenzione. Si parlerà del fenomeno comune, fornendo una chiave di lettura in positivo rispetto a quanto generalmente si pensa. Di fatto, Lo stress post-vacanza, comporta un momento di arousal per il corpo e la mente che ci conducono verso una riflessione che può generare una probabile discrepanza di fondo tra desideri e realtà quotidiana. Il ritorno, dunque, dovrebbe essere sfruttato per ascoltare questi segnali e dare una svolta alla nostra quotidianità. Verosimilmente il rientro dalle ferie, periodo di relax e di rigenerazione potrebbe rappresentare il momento ideale, per portare un po' di quella vitalità e ispirazione nel contesto lavorativo o semplicemente per affrontare con nuova grinta ed energia quelle problematiche che dapprima ci sembravano ardue o noiose
3 Settembre 2024

Il gioco: un viaggio alla scoperta del proprio Io.

Per Freud, il gioco rappresenta il primo e il più importante strumento attraverso cui il bambino interiorizza le norme sociali e costruisce la propria identità. È proprio nel gioco che il piccolo esplora il mondo circostante, esprime le emozioni più profonde ed elabora esperienze complesse. Anche il semplice sorriso di un neonato, scambiato con la madre, costituisce una forma primordiale di gioco, fondamentale per lo sviluppo del legame affettivo e della comunicazione. Il gioco, dunque, non è solo un'attività ludica, ma un vero e proprio “processo terapeutico”, che permette al bambino di affrontare paure, ansie e conflitti interiori, trasformandoli in esperienze positive e costruttive.
24 Agosto 2024

Il viaggio: metafora esistenziale

L’esperienza del viaggio spesso viene compresa all’interno degli atti naturali e normali della quale gli individui hanno necessità per spezzare i ritmi di vita quotidiani e lo stress lavorativo. Eppure al di sotto di questa coltre si nascondono significativi emotivi e psicologici ben più profondi. Il viaggio non è solo vacanza ma è un modalità con cui confrontarci con noi stessi e con l’alterità. Esso richiama i vissuti integenerazionali e intragenerazionali intorno allo sviluppo e alla cura dell’autonomia. Nel progettare, nell’attuare il viaggio dobbiamo confrontarci con le nostre paure più profonde poiché il lasciare il proprio Oikos può mettere in crisi le nostre certezze e sicurezze con il timore di una destrutturazione del sé e della propria identità. Viaggiare significa accettare la sfida del nuovo, il guardare oltre l’orizzonte, oltre quella linea dove l’immaginario può aprirsi alla sete di nuove conoscenze o diventare la caverna che nasconde i mostri delle nostre paure infantili.
3 Agosto 2024

La gelosia e il modello relazionale simbolico

La gelosia nel corso del tempo è stata considerata un elemento essenziale dell’amore: “Chi non è geloso non può amare” (A, Cappellano). Addirittura un famoso saggista del ‘700, Francesco Algarotti, dando voce alle teorie che sostengono che essa il contraltare dell’amore, arriva ad affermare che “la gelosia ha da entrare nell’amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da esser, ma non si ha da sentire”. Eppure se cerchiamo la definizione di gelosia in un qualsiasi dizionario troviamo che essa è un “ansioso tormento provocato dal timore di perdere la persona amata ad opera di altri”. La gelosia nasce, dunque, dalla paura, non già, come si crede di solito, dall’amore. De Mello sostiene che esistono solo due emozioni: l’amore e la paura. La gelosia, quindi, dovrebbe essere intesa come la paura di amare. Marcel Proust, in contrasto con la visione romantica della gelosia, scrive che “la gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell’amore”. Spesso per 'amore' si intende una specie di monopolio, una possessività, senza comprendere un fatto basilare della vita: quando possiedi un essere vivente, lo hai ucciso. Il prof. Zino, psicoanalista autore del saggio “Gelosia”, sostiene che “la domanda di analisi può presentare la gelosia come qualcosa da cui vuole difendersi, e rispetto ad essa invoca un argine, al limite una scomparsa; ma insieme avvertiamo con evidenza che la gelosia è ciò da cui il soggetto stesso è più catturato, e non può farne a meno. E’ la sua trappola ma ama il proprio carceriere. E’ la sua identità”. La gelosia, quindi, diventa un modalità patologica con cui si esprime l’amore.
13 Luglio 2024

La famiglia con adolescenti

Lo sviluppo dell’essere umano può essere descritto come l’intersecarsi tra due processi fondamentali: lo sviluppo di relazioni interpersonali stabili, durature e soddisfacenti, e la graduale  affermazione di una descrizione di sé stessi  palesemente più  differenziata, realistica e integrata. In situazioni favorevoli, questi due processi  avanzano in modo interattivo dalla nascita alla tarda età adulta. Una fase del ciclo di vita in cui la disputa tra  connessione e autonomia sembra risaltare in maniera  evidente è durante l'adolescenza, periodo nel corso del quale il bisogno di indipendenza del soggetto,principalmente dalla madre e dal padre, si fa essenzialmente intenso tanto che diventa complicato riuscire a conservare relazioni favorevoli  con le persone più vicine.
26 Maggio 2024

I figli contesi: dalla separazione alla conflittualità

Il presente lavoro vuole affrontare il tema della separazione coniugale e lo sviluppo dei figli in essa implicati. L'obiettivo dominante dell’articolo è quello di mettere in evidenza come, negli corso degli anni, la prospettiva di ricerca sia divenuta sempre più articolata, passando dallo studio di variabili strutturali allo studio dei "processi". Dalla separazione in sé si è passati a analizzare il conflitto coniugale. La prospettiva della "resilienza" sembra essere oggi il modello più efficiente ad illustrare i differenti esiti evolutivi dei figli di genitori separati. L'idea di base  è che differenti adattamenti ad una condizione di rischio scaturiscono dall'influenza reciproca tra fattori di vulnerabilità e risorse a disposizione, in quanto non sono le condizioni iniziali a decidere gli esiti, ma i processi.
23 Aprile 2024

Infanticidio : Perchè i genitori uccidono

L'omicidio di un figlio è inteso, a livello sociale e morale, un crimen atrox, un atto volto a spaccare inevitabilmente il legame naturale tra genitore e figlio. Il presente lavoro qualitativo, si pone l'obiettivo di identificare, i maggiori fattori di rischio, attinenti alle vittime ed agli autori, e le motivazioni soggiacenti ad un'azione tanto condannabile. L'infanticidio è un delitto che determina come pochi altri biasimo e segnale sociale, con forte eco mediatico; l'opinione pubblica è messa davanti al fatto che l'istinto materno “non è innato” e che le funzioni materne non sono di continuo protettrici.
10 Aprile 2024

Autolesionismo non  suicidario (NSSI)

Con l’epressione autolesionismo non suicidario (Non-Suicidal Self-Injury – NSSI) si fa riferimento al comportamento autoinflitto, diretto e intenzionale che mira al danneggiamento dei tessuti corporei senza un intento suicidario cosciente. Questo comportamento ritrae un serio problema di salute pubblica diffuso in tutto il mondo, in modo particolare durante l’adolescenza. La comparsa del comportamento si riscontra, in genere, tra gli 11 e i 15 anni di età e circa il 23% degli adolescenti riporta di essersi ferito volontariamente almeno una volta nella vita, mentre il 19% nell’anno precedente. Durante l’adolescenza le difficoltà con i pari raffigurano importanti fattori di rischio per la messa in atto e il mantenimento di questi comportamenti nel corso del tempo. Tuttavia, finora nessuno studio ha analizzato la possibilità che gli adolescenti che mettono in atto comportamenti di autolesionismo possano, a loro volta, essere maggiormente a rischio di avere problemi con i pari. Ciò è sorprendente dato l’ampio lavoro teorico sulla psicopatologia dello sviluppo che propone possibili effetti transazionali tra fattori ambientali e sociali e problemi di salute mentale. Risulta quindi importante capire se i problemi tra pari e il comportamento di autolesionismo si rafforzano a vicenda nel corso del tempo al fine di evitare che questi effetti si intensifichino e si traducano in un circolo vizioso negativo difficile da interrompere.