Daniela Cusumano

Articoli settimanali

Approfondimenti settimanali dei post pubblicati sulla pagina facebook Pronto Soccorso Psicologico Italia.

3 Agosto 2024

La gelosia e il modello relazionale simbolico

La gelosia nel corso del tempo è stata considerata un elemento essenziale dell’amore: “Chi non è geloso non può amare” (A, Cappellano). Addirittura un famoso saggista del ‘700, Francesco Algarotti, dando voce alle teorie che sostengono che essa il contraltare dell’amore, arriva ad affermare che “la gelosia ha da entrare nell’amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da esser, ma non si ha da sentire”. Eppure se cerchiamo la definizione di gelosia in un qualsiasi dizionario troviamo che essa è un “ansioso tormento provocato dal timore di perdere la persona amata ad opera di altri”. La gelosia nasce, dunque, dalla paura, non già, come si crede di solito, dall’amore. De Mello sostiene che esistono solo due emozioni: l’amore e la paura. La gelosia, quindi, dovrebbe essere intesa come la paura di amare. Marcel Proust, in contrasto con la visione romantica della gelosia, scrive che “la gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell’amore”. Spesso per 'amore' si intende una specie di monopolio, una possessività, senza comprendere un fatto basilare della vita: quando possiedi un essere vivente, lo hai ucciso. Il prof. Zino, psicoanalista autore del saggio “Gelosia”, sostiene che “la domanda di analisi può presentare la gelosia come qualcosa da cui vuole difendersi, e rispetto ad essa invoca un argine, al limite una scomparsa; ma insieme avvertiamo con evidenza che la gelosia è ciò da cui il soggetto stesso è più catturato, e non può farne a meno. E’ la sua trappola ma ama il proprio carceriere. E’ la sua identità”. La gelosia, quindi, diventa un modalità patologica con cui si esprime l’amore.
27 Luglio 2024

Accogliere il nuovo in famiglia

Il presente articolo vuole offrire ai genitori quegli strumenti e quelle risorse per aiutare il bambino a far fronte a questo, emozionante ed allo stesso tempo impegnativo, periodo di mutamento verso la crescita e l'accettazione rappresentato dalla nascita di un fratellino. La famiglia, nel ciclo della sua vita, è abituata a superare una serie di compiti evolutivi che portano inevitabilmente a dei cambiamenti. Tali cambiamenti, della struttura familiare richiedono una trasformazione dei rapporti tra i membri. In questa fase i genitori, si trovano a dover accogliere il nuovo arrivato e a fornigli tutte le attenzioni dovute, sia a incoraggiare, rendere partecipe il primogenito in questo nuovo evento.
20 Luglio 2024

Terza Età e tecnologia : Un Nuovo Orizzonte di Opportunità e Sfide

Il “viaggio esistenziale” è un percorso affascinante scandito da diverse fasi, ognuna caratterizzata da acquisizioni e cambiamenti che plasmano l'individuo nella sua totalità. Ogni tappa rappresenta un tassello fondamentale del percorso di vita che ci guida dalla nascita all'inevitabile traguardo finale.. In tale contesto, il progresso umano si configura come un processo di co-costruzione, dove individuo e ambiente sociale si influenzano reciprocamente. Pur riconoscendo che le esperienze e le opportunità offerte dall'ambiente sociale possano potenziare o limitare lo sviluppo delle abilità individuali, la curiosità, la motivazione e la perseveranza diventano elementi chiave, poiché permettono ad ogni persona di superare le sfide e di realizzare i propri obiettivi. I social media, ad esempio, fungono da strumenti utili che possono apportare benefici considerevoli alle generazioni “mature”. Tuttavia, è essenziale utilizzarli in modo consapevole e responsabile, per massimizzare i vantaggi e minimizzare i potenziali rischi. Per questo motivo, è fondamentale promuovere iniziative di educazione digitale che supportino le persone della terza età nell'apprendimento e nell'utilizzo sicuro e proficuo dei social media.
13 Luglio 2024

La famiglia con adolescenti

Lo sviluppo dell’essere umano può essere descritto come l’intersecarsi tra due processi fondamentali: lo sviluppo di relazioni interpersonali stabili, durature e soddisfacenti, e la graduale  affermazione di una descrizione di sé stessi  palesemente più  differenziata, realistica e integrata. In situazioni favorevoli, questi due processi  avanzano in modo interattivo dalla nascita alla tarda età adulta. Una fase del ciclo di vita in cui la disputa tra  connessione e autonomia sembra risaltare in maniera  evidente è durante l'adolescenza, periodo nel corso del quale il bisogno di indipendenza del soggetto,principalmente dalla madre e dal padre, si fa essenzialmente intenso tanto che diventa complicato riuscire a conservare relazioni favorevoli  con le persone più vicine.
6 Luglio 2024

Autismo e società: un’analisi a due vie

L’autismo non è una condizione monolitica, ma un mosaico di sfumature individuali. Ogni  persona con autismo rappresenta un universo tutto suo, con i propri punti di forza, fragilità, talenti e sfide. Evitando generalizzazioni riduttive e adottando un approccio individualizzato e attento alle peculiarità di ogni persona, passi fondamentali, si garantiscono il rispetto e la valorizzazione di ogni individuo con autismo. L'autismo viene spesso frainteso come un deficit di abilità sociali, empatia e comunicazione. Questa percezione distorta ostacola una vera comprensione della condizione ed erige barriere significative all’inclusione. Pertanto, un esame più approfondito del contesto sociale e delle sue dinamiche in relazione  all’autismo è cruciale.
29 Giugno 2024

Autismo e società: un’analisi a due vie

L’autismo non è una condizione monolitica, ma un mosaico di sfumature individuali. Ogni  persona con autismo rappresenta un universo tutto suo, con i propri punti di forza, fragilità, talenti e sfide. Evitando generalizzazioni riduttive e adottando un approccio individualizzato e attento alle peculiarità di ogni persona, passi fondamentali, si garantiscono il rispetto e la valorizzazione di ogni individuo con autismo. L'autismo viene spesso frainteso come un deficit di abilità sociali, empatia e comunicazione. Questa percezione distorta ostacola una vera comprensione della condizione ed erige barriere significative all’inclusione. Pertanto, un esame più approfondito del contesto sociale e delle sue dinamiche in relazione  all’autismo è cruciale.
22 Giugno 2024

La grande sfida al contesto relazionale

Tutti gii approcci psicologici sono concordi nell’affermare che la relazione e le relazioni sono i capisaldi attraverso cui si sviluppa l’individuo, attraverso i quali è possibile scoprire e riscoprire il senso e la direzione dell’esistenza. L’uomo  scopre di esistere attraverso il confronto con l’Altro e da questo incontro trae i valori semiotici che lo definiscono. In assenza dell’Altro il rischio è di specchiarsi, come Narciso,  all’interno di un mondo fantasmagorico pieno di paure che assumono il volto dei mostri che non siamo riusciti a sconfiggere durante la nostra infanzia. E’ solo attraverso il confronto, l’incontro con l’altro che si produce il necessario cambiamento per poterci adattare al mondo esterno che se riempiano, attraverso le proiezioni del nostro mondo interiore,   delle nostre paure diventa, a volte,  arido, ostile e minaccioso o, al contrario, assume le sembianze di un giardino rigoglioso all’interno di sabbie mobili pronte ad inghiottirci. E’ il rischio insisto nell’auto referenzialità,   che non solo comporta l’assenza dell’altro,  ma si esplica in una mancanza di empatia, in una comunicazione non efficace, in conflitti e tensioni, in una autostima altalenante, in isolamento sociale. Gli individui autoreferenziali hanno continuamente paura di poter essere manipolati a seguito dell’emergere delle loro paure e insicurezze in direzione del cambiamento. E’ questa la grande sfida insita nel confronto con l’Altro: quando sono disponibile a perdere in Io per conquistare il Noi.
11 Giugno 2024

Il Textotunismo

Un nuovo fenomeno sociale dilaga fra i giovanissimi ed è il Textotunismo. Questo comportamento rischia di ledere gravemente le relazioni amicali. Esso è di fatto un comportamento tossico atto a sentire un amico solo quando si ha bisogno di lui, senza cercare di mantenere una relazione bilanciata basata sulla fiducia e sulla reciprocità. In questa disamina dunque si tratterà di questo fenomeno di attualità, che ci deve far riflettere sulla qualità e autenticità dei legami che tessiamo e, le sue conseguenze, il come affrontarlo per salvaguardare le vere e sane amicizie. Si analizzerà, dunque, anche l'importanza dell'amicizia e il suo cambiamento nell'era moderna sottolineando del rischio più consueto per le relazioni amicali, quale appunto il "textotunismo".
8 Giugno 2024

Benessere e scopo della vita: la personalità eudaimonica

Il concetto di benessere è estremamente poliedrico (Mitchell et al., 2010) e comunemente viene associato alla felicità, al raggiungimento del piacere. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia legata al Covid 19, le ricerche e gli studi si sono concentrati sul benessere euadaimonico che, al contrario, fa riferimento al significato, allo scopo della vita e ad un funzionamento ottimale. Nel presente lavoro,  attraverso un’analisi sistematica di tipo qualitativo, si è voluta sondare la formazione, anche attraverso i passaggi generazionali, di una personalità eudaimonica facendo riferimento alla definizione di  Aristotele  di Agathoi  cioè diventare persone valide al fine di raggiungere il massimo grado di benessere.
4 Giugno 2024

Il senso della vita

Dare significazione al "senso della vita" rappresenta, uno dei dilemmi più tormentosi del tempo. È una domanda la cui risposta è molto complessa e soggettiva, a cui, per secoli, hanno cercato di rispondere diversi pensatori, tra filosofi, scienziati ed ancora sociologi  e psicologici. In questa disamina si cercherà di rispondere in qualche modo al quesito posto in essere ovvero sia: Qual è il senso della vita? A partire dall'analisi di  diversi costrutti filosofici e teorie psicologiche dunque, si cercherà in questa disamina di giungere a dare significazione al senso della vita. Nello specifico, ci si soffermerà ad argomentare  circa il significato che la scienza psicologica attribuisce alla morte e conseguentemente alla vita, finalizzandola allo scopo stesso del vivere e del vivere bene con sé stessi e con gli altri; giungendo alla conclusione che il senso della vita è la vita stessa in relazione e nella relazione con l'Altro che ci riconosce.
26 Maggio 2024

I figli contesi: dalla separazione alla conflittualità

Il presente lavoro vuole affrontare il tema della separazione coniugale e lo sviluppo dei figli in essa implicati. L'obiettivo dominante dell’articolo è quello di mettere in evidenza come, negli corso degli anni, la prospettiva di ricerca sia divenuta sempre più articolata, passando dallo studio di variabili strutturali allo studio dei "processi". Dalla separazione in sé si è passati a analizzare il conflitto coniugale. La prospettiva della "resilienza" sembra essere oggi il modello più efficiente ad illustrare i differenti esiti evolutivi dei figli di genitori separati. L'idea di base  è che differenti adattamenti ad una condizione di rischio scaturiscono dall'influenza reciproca tra fattori di vulnerabilità e risorse a disposizione, in quanto non sono le condizioni iniziali a decidere gli esiti, ma i processi.
12 Maggio 2024

Il perpetuarsi del generare la vita

La celebrazione della festa della mamma costituisce l’occasione per una riflessione psicologica sul ruolo che le teorie psicologiche hanno dato alla donna come genitrice ovvero a colei che nel momento in cui dà la vita si assume il compito di curarla e difenderla. Durante la fase della nascita, infatti, vengono alla luce due nuove figure quella del figlio e quello della madre la quale, da un lato,  diventa il caregiver primario ovvero la fonte affettiva in cui il nascituro potrà saziare le sue richieste di aiuto e di cura e, dall’altro, perde le sue caratteristiche di figlia. E’ dall’elaborazione dei rispettivi traumi della nascita che inizia la meravigliosa avventura dello sviluppo e della definizione dell’identità di madre e figlio che diventano il riflesso specchiante l’uno dell’altro.  
18 Ottobre 2023

Essere genitori oggi

La realtà storica in cui ci troviamo è caratterizzata da intensi cambiamenti socio-culturali, da un sempre più progressivo e rapido sviluppo tecnologico e da condizioni di vita sempre più frenetiche e logoranti. Questi mutamenti epocali hanno avuto un certo effetto sulla famiglia, soprattutto sul rapporto uomo-donna, sulla responsabilità materna e paterna e anche sul rapporto tra genitori e figli. Dal punto di vista educativo siamo di fronte ad una vera e propria modificazione repentina culturale, una rottura che si spiega con il rifiuto di tramandare alle generazioni successive i saperi, i valori, la memoria storica, il credo religioso e perfino il linguaggio, rimpiazzato da forme di comunicazione più misere; in poche parole, si assiste ad un rifiuto totale dell’autorevolezza e della tradizione. Attualmente si protende a colpevolizzare la famiglia, ma è importante aver presente che i giovani vivono in un contesto in cui i metodi educativi proposti dalla famiglia vengono stabilmente screditati o condannati e nel quale ciò che importa realmente è quello che viene prospettato dai mass media, dai social, da internet, dalla società, spesso non corrisponde con i valori importanti per la famiglia. Quindi essere i genitori oggi è molto difficile. Il tema della genitorialità e dei modelli familiari è sempre più flessibile e articolato. Si sente spesso parlare del rapporto genitori-figli, ma raramente ci fermiamo a pensare sui cambiamenti affrontati negli ultimi anni.
26 Settembre 2023

Bopo: Body positivity

Nel 1935, Schilder definiva l’immagine corporea come l’immagine del proprio corpo nella propria mente, ovvero il modo in cui il corpo appare a se stessi. Ogni giorno,i fruitori dei social network come Instagram, Facebook o TikTok sono sottoposti ad una quantità smisurata di stimoli che ritraggono donne. La maggior parte di esse è raffigurata in immagini sessualizzate e nello stesso tempo rappresentano i regolari ideali di bellezza. Negli anni novanta nasce un  movimento atto a ostacolare questo tipo di immagini: il Body positivity. Questo movimento ha come scopo quello di  potenziare  ogni corpo, in prevalenza quello femminile. Il confrontarsi con questi stimoli ha permesso alle donne di accedere ad un processo di auto-oggettivazione e di confronto sociale, con effetti negativi sul benessere personale. Il presente lavoro su base della produzione letteraria scientifica di riferimento, analizzerà quali effetti ha avuto sulle donne l’esposizione di queste agli stimoli di body positivity e all’ ideale di bellezza.
23 Agosto 2023

Ludopatia: tra gioco d’azzardo e gambling

Partendo dalla parola ludopatia, che va ricercata in contenuti specifici di tipo psichiatrico e psicologico, il fine di questo articolo sarà quello  di rappresentare alcune dinamiche psicologiche di questa patologia, prima verrà analizzata l’origine della parola e il suo significato nel tempo , poi verrà delineata la suddivisione diagnostica psichiatrica, che ha di recente visto interessanti modifiche, per poi delineare alla fine  alcuni aspetti del funzionamento psicologico Il DSM 5 ha apportato interessanti modifiche nella concettualizzazione del disturbo, introducendo la classificazione del Disturbo da gioco d’azzardo tra i “Disturbi correlati a sostanze e Disturbi da addiction”, accostandolo così agli altri disturbi di tipo dipendente. Se da un lato il DSM facilita a fare una descrizione meticolosa del giocatore, dall’altro lato però non ci munisce un’interpretazione del funzionamento psicologico, che è articolato e non riconducibile solo a comportamenti manifesti. Successivamente verranno tracciate certe caratteristiche proprie del funzionamento dei giocatori d’azzardo, esaminando la dinamica soggiacente all’attivazione del circolo vizioso della dipendenza come rigorosamente connessa agli stati affettivi, spesso percepiti dai giocatori come cause di disturbo, tanto da dover essere allontanati tramite l’azione del gioco. Alla luce di quanto detto, la ludopatia verrà annoverata come un fallimento nell’ esecuzione della capacità di giocare, intesa come uno spazio intermedio in cui si esprimono mondo interno ed esterno. La dipendenza da gioco d’azzardo è così definita come espressione del fallimento di normalizzare e vivere con pienezza nel mondo reale il proprio mondo interno. La problematicità nella capacità di discernere, comprendere e sviluppare i propri stati emotivi presenti nei dipendenti da gioco d’azzardo comporta un’attenta valutazione al fine di prevenire ed intervenire.
26 Luglio 2023

Cyber Relation

La rivoluzione digitale avviata dalla nascita di Internet, secondo molti studiosi del settore, ritrae forse la più grande ideazione del XX secolo, ma contemporaneamente evidenzia  quella che sembra essere la maggiore delle sue peculiarità: cioè quella di raffigurare uno sorprendente veicolo di scombussolamenti e fulminei cambiamenti sociologici a livello planetario.  Inoltre ha la capacità di poter condizionare in maniera così decisiva la vita dell’uomo rappresenta concretamente una delle potenzialità più derivanti della Rete. Al di là dei benefici dati dalla tecnologia, l’attenzione si sposta oggi, sul distacco tra le sue potenzialità e le sue tangibili realizzazioni, cioè sugli effetti impensabili e nocivi dovuti a un abuso dello strumento Internet e a un legame patologico con esso. L’arrivo dei social network se da un lato ha consentito la creazione di realtà virtuali di reciprocità sociale, dall’altro lato ha  attaccato i più reali legami sociali, che sono diventati difficoltosi attimi di partecipazione e sostegno tra le persone, suscitando meccanismi corrotti da isolamento e solitudine, di astio nei confronti dell’ “Altro da sé”,  di allottamento intergenerazionale, di dipendenza da relazioni virtuali a discapito di quelle “faccia a faccia”. La dipendenza cyber-relazionale è una particolare forma di una tra le più attuali dipendenze patologiche. Dunque come si può comprendere se si è dipendenti da chat virtuali?