L’avvento dei social media ha comportato la nascita di nuove identità con la conseguente ridefinizione del Sé. Anche i ricercatori e gli studiosi hanno dovuto adattare le loro teorie al nuovo che avanzava con una forza dirompente: ecco l’emergere del Sé Digitale e le nuove concezioni racchiuse all’interno del Sé dialogico. All’improvviso si sono dovuti fare i conti con un individuo che, attraverso lo storytelling e la pubblicazione di immagini e poster, costruiva la sua identità in funzione delle relazioni virtuali. A complicare la situazione il dover tenere conto di realtà e di modalità comportamentali diverse a seconda se si era online o offline. Il presente lavoro passa in rassegna la letteratura scientifica che ruota attorno a questi argomenti ipotizzando, se i successivi dati di ricerca dovessero confermarlo, che il narrarsi in rete di fatto svolge le stesse funzioni della narrazione all’interno dei romanzi o dei racconti ovvero quella di poter risolvere, attraverso la scrittura e l’autoesame “Il Sé Digitale”, traumi precedentemente vissuti.