Natale con la sua magnificenza, con le tavole imbandite, con la ricerca affanosa dei regali in fondo racconta la storia semplice di un bambino, nato nell'acro odore di una stalla, che ha attraversato la storia con le sue gioie, le sue sofferenze che ancora oggi sono presenti nella collettività. Lo abbiamo visto, nel corso del tempo, piangere sulle tombe di tutti coloro che hanno anelato verso l'uguaglianza, la giustizia e la libertà. Ha attraversato i sepolcri di Jan Pallach, Martin Luther King, John e Bob kennedy, i tanti neri americani e non solo, degli eroi di Piazza Tienamenn, dei campi di Hauschiwitz, delle tante donne trucidate dai loro compagni. E' passato in Ucraina, in Siria, in Libano, in Palestina senza imbellettarsi dentro i formicai in cui si rifugiano i tanti che nascondono la verità dentro i loro egoismi. Fin dal primo momento, non si è mai stancato di infondere fiducia e speranza. In fondo, solo la fiducia e la speranza non solo permettono di sopravivere agli orrori più assurdi ma fanno lsuperare le difficoltà quotidiane senza farci sprofondare dentro la depressione