Articoli settimanali

Approfondimenti settimanali dei post pubblicati sulla pagina facebook Pronto Soccorso Psicologico Italia

3 Agosto 2024

La gelosia e il modello relazionale simbolico

La gelosia nel corso del tempo è stata considerata un elemento essenziale dell’amore: “Chi non è geloso non può amare” (A, Cappellano). Addirittura un famoso saggista del ‘700, Francesco Algarotti, dando voce alle teorie che sostengono che essa il contraltare dell’amore, arriva ad affermare che “la gelosia ha da entrare nell’amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da esser, ma non si ha da sentire”. Eppure se cerchiamo la definizione di gelosia in un qualsiasi dizionario troviamo che essa è un “ansioso tormento provocato dal timore di perdere la persona amata ad opera di altri”. La gelosia nasce, dunque, dalla paura, non già, come si crede di solito, dall’amore. De Mello sostiene che esistono solo due emozioni: l’amore e la paura. La gelosia, quindi, dovrebbe essere intesa come la paura di amare. Marcel Proust, in contrasto con la visione romantica della gelosia, scrive che “la gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell’amore”. Spesso per 'amore' si intende una specie di monopolio, una possessività, senza comprendere un fatto basilare della vita: quando possiedi un essere vivente, lo hai ucciso. Il prof. Zino, psicoanalista autore del saggio “Gelosia”, sostiene che “la domanda di analisi può presentare la gelosia come qualcosa da cui vuole difendersi, e rispetto ad essa invoca un argine, al limite una scomparsa; ma insieme avvertiamo con evidenza che la gelosia è ciò da cui il soggetto stesso è più catturato, e non può farne a meno. E’ la sua trappola ma ama il proprio carceriere. E’ la sua identità”. La gelosia, quindi, diventa un modalità patologica con cui si esprime l’amore.
24 Agosto 2024

Il viaggio: metafora esistenziale

L’esperienza del viaggio spesso viene compresa all’interno degli atti naturali e normali della quale gli individui hanno necessità per spezzare i ritmi di vita quotidiani e lo stress lavorativo. Eppure al di sotto di questa coltre si nascondono significativi emotivi e psicologici ben più profondi. Il viaggio non è solo vacanza ma è un modalità con cui confrontarci con noi stessi e con l’alterità. Esso richiama i vissuti integenerazionali e intragenerazionali intorno allo sviluppo e alla cura dell’autonomia. Nel progettare, nell’attuare il viaggio dobbiamo confrontarci con le nostre paure più profonde poiché il lasciare il proprio Oikos può mettere in crisi le nostre certezze e sicurezze con il timore di una destrutturazione del sé e della propria identità. Viaggiare significa accettare la sfida del nuovo, il guardare oltre l’orizzonte, oltre quella linea dove l’immaginario può aprirsi alla sete di nuove conoscenze o diventare la caverna che nasconde i mostri delle nostre paure infantili.
3 Settembre 2024

Il gioco: un viaggio alla scoperta del proprio Io.

Per Freud, il gioco rappresenta il primo e il più importante strumento attraverso cui il bambino interiorizza le norme sociali e costruisce la propria identità. È proprio nel gioco che il piccolo esplora il mondo circostante, esprime le emozioni più profonde ed elabora esperienze complesse. Anche il semplice sorriso di un neonato, scambiato con la madre, costituisce una forma primordiale di gioco, fondamentale per lo sviluppo del legame affettivo e della comunicazione. Il gioco, dunque, non è solo un'attività ludica, ma un vero e proprio “processo terapeutico”, che permette al bambino di affrontare paure, ansie e conflitti interiori, trasformandoli in esperienze positive e costruttive.
7 Settembre 2024

Il rientro dalle ferie: tra stress e nuove opportunità

Il rientro dalle ferie è sempre un pò traumatico, la stragrande maggioranza delle persone accusano sintomi da stress post-vacanza. In questa disamina si analizzeranno i sintomi, le possibili cause che determinano tale sindrome, ma anche le soluzioni a prevenzione. Si parlerà del fenomeno comune, fornendo una chiave di lettura in positivo rispetto a quanto generalmente si pensa. Di fatto, Lo stress post-vacanza, comporta un momento di arousal per il corpo e la mente che ci conducono verso una riflessione che può generare una probabile discrepanza di fondo tra desideri e realtà quotidiana. Il ritorno, dunque, dovrebbe essere sfruttato per ascoltare questi segnali e dare una svolta alla nostra quotidianità. Verosimilmente il rientro dalle ferie, periodo di relax e di rigenerazione potrebbe rappresentare il momento ideale, per portare un po' di quella vitalità e ispirazione nel contesto lavorativo o semplicemente per affrontare con nuova grinta ed energia quelle problematiche che dapprima ci sembravano ardue o noiose