a cura della Dott.ssa Daniela Cusimano, Psicologa Clinica, Coordinatrice Pronto Soccorso Psicologico Italia
“Che cosa è essere genitori: è una delle cose più difficili che farai, ma in cambio ti insegna il significato dell’amore incondizionato.”
(Nicholas Sparks)
Si dice che due persone inizino il loro processo per divenire genitori quando scoprono che stanno aspettando un bambino, ma forse non è del tutto vero. Il percorso inizia molto prima, nella mente di chi fantastica e progetta il futuro figlio.
Il bisogno di generatività si manifesta, quasi sempre ad un certo punto della vita. Si può essere generativi in molti modi: nella professione, attraverso le passioni che alimentano la nostra vita oppure pensando ad un figlio. Se negli altri casi però ciò che è dato alla luce somiglia, almeno in parte, a chi lo ha generato, nel caso in cui si mette al mondo un bambino ci saranno sicuramente delle diversità con cui fare i conti. Si pensa comunemente che il miglior modo per essere genitori abbia a che fare con l’empatia, l’ascolto, le regole.
Il ruolo del genitore non è semplice,non è un percorso già scritto da seguire, ma un libro da scrivere insieme ai propri figli, che cambia e che si adatta alle nuove avventure e contraddizioni che ogni famiglia vive. La genitorialità è quel processo attraverso cui si impara a diventare genitori, ovvero a prendersi cura di qualcuno dal punto di vista fisico ed emotivo. Essere genitori richiede un adattamento continuo ai cambiamenti fisiologici e psicologici del sé, parallelamente e congiuntamente ai cambiamenti del figlio e del suo mondo esperienziale in espansione.
La genitorialità non si innesca automaticamente con la nascita di un bambino, un genitore cresce e cambia con l’esperienza continua e costante, interrogandosi e riflettendo sui passi che compie ed andando a volte per “prove ed errori”. Ogni adulto trova un proprio modo per esserlo, partendo dalla propria storia personale e dalle sue caratteristiche individuali.
Essere genitore significa fare del proprio meglio ogni giorno con empatia e sensibilità, cercando di insistere con fermezza sui punti cardini dell’educazione. Laddove il dialogo fosse difficile e dovesse presentarsi un malessere, è opportuno chiedere aiuto e trovare nuovi strumenti per fronteggiare il disagio.
Nel passaggio da “due” a “tre” la relazione di coppia è destinata a cambiare e la famiglia dovrà trovare nuovi equilibri e accordi adatti alla nuova ed affascinante situazione. Quindi la nascita di un figlio ha una grande influenza sulla relazione tra marito e moglie (o compagno e compagna che sia). Si tratta di uno dei momenti critici del ciclo di vita della coppia, che se non opportunamente superato nelle sue fisiologiche difficoltà e conflittualità, potrebbe riproporre problematiche negli stadi successivi del ciclo vitale. La madre viene completamente assorbita dal compito materno, esperienza intensa ed appagante, la relazione con il bambino, proprio perché lui dipende da lei in tutto e per tutto (specialmente nei primi tempi), diventa il centro della sua vita, la sua fonte di felicità. Il padre, vive molto diversamente questa prima fase di vita a tre, i suoi cambiamenti riguardano soprattutto la vita pratica, le giornate e la loro nuova organizzazione. Capisce di avere un compito marginale seppur importante nella gestione emotiva della relazione madre-figlio. Si adatta, diminuisce le sue aspettative, si mette in secondo piano, in attesa che la compagna torni a preoccuparsi ed occuparsi anche di lui. A volte si sente coinvolto in questa esclusiva relazione, altre volte escluso con rammarico.
Essere genitori significa amare i propri figli: non umiliarli, non prevaricarli con la forza, non costringerli a fare quello che diciamo noi solo perché lo diciamo noi, comportarci con loro come vogliamo che loro si comportino con noi, non sminuirli oppure offenderli, non perdere la pazienza con loro, cercare sempre di comprendere e rispettare le loro idee, anche se non le condividiamo. Essere genitori esige che impariamo ad amare e questo significa, come minimo, comportarci con loro così come noi vorremmo venire trattai dagli altri.
In conclusione quindi, il significato dell’essere genitori potrebbe ridursi intorno all’atto di amore incondizionato. Crescere un bambino è senz’altro una sfida significativa e spesso difficile. Nonostante questo però quando le relazioni sono caratterizzate dall’amore e dall’accettazione, il legame è talmente forte che dovrebbe andare oltre le difficoltà e i disaccordi.
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