A cura della Dott.ssa Daniela Cusimano, Psicologa Clinica, Coordinatrice Pronto Soccorso Psicologico Italia
“Il sorriso di un nonno, un tesoro da custodire tra le più grandi ricchezze.”(Anton Vanligt)
I nonni sono il legame con la storia, con la grande storia degli eventi, e con la piccola e più intima storia familiare, che connette il nipote con le generazioni e lo aiuta a recuperare il senso del sé.
I nonni rappresentano quella dolce nota poetica tenera e romantica nella crescita di tutti gli esseri divenuti adulti. Sono figure fondamentali: comunicano affetto, comprendono le necessità, trasmettono emozioni ed esperienza. Come viene spesso scritto all’interno dei messaggi augurali, hanno l’argento nei capelli e l’oro nel cuore.
È bello allora pensare a quanta importanza abbiano i nonni nel contesto delle famiglie attuali, e di come la loro delicata presenza diventi un elemento di vitalità per i bambini di oggi, ma anche per quelli di ieri che, ritrovatisi a loro volta genitori, non esitano a chiedere una mano a chi, anni fa, ha insegnato loro la cura verso i più piccoli.
Il ruolo dei nonni è un tesoro familiare preziosissimo per piccoli e grandi. Ogni esperienza positiva che si vive nella propria famiglia, soprattutto durante l’infanzia, si trasforma infatti in un “filtro protettivo” per facilitare lo sviluppo psicologico ed emotivo di un bambino. Questo vuol dire che il ruolo dei nonni in psicologia è di primaria rilevanza, poiché un piccolo che cresce in un ambiente per lui rassicurante (grazie anche alla loro presenza), sarà un bambino sicuro di sé e diventerà un adulto capace di amare, sviluppando quella che viene chiamata “resilienza”, ovvero la capacità di affrontare e resistere allo stress.
Il compito dei nonni, spesso, è anche educativo oltre che psicologico: in una società fatta di lavori precari e poca liquidità, molte volte sono proprio loro a prendere in carico i piccoli di casa, evitando così che frequentino gli asili nido o la scuola materna. Sono i più anziani quindi ad occuparsi quotidianamente della cura dei bambini, soprattutto nei primissimi anni dell’infanzia.
Sovente quello che svolgono si rivela un ruolo non troppo legato a vincoli e regole prestabilite, ma esercitato piuttosto all’insegna di complicità, comprensione e coccole perenni, al contrario di quello genitoriale; ma non per questo non rientra comunque a pieno titolo nel ciclo vitale familiare quotidiano.
Al di là di ciò che si pensa, in fin dei conti i nonni non sono poi così permessivi e cercano, al contrario, di impostare un’educazione parallela o complementare rispetto a quella impartita dai genitori, che possa insegnare comunque ai piccoli il rispetto dei divieti e l’esercizio dei propri doveri.
Da un punto di vista psicologico il legame tra nonni e nipoti corrisponde allo sviluppo di un grande senso di appartenenza reciproco, all’interno del quale ciascuno aiuta l’altro. Di questa relazione così speciale non godono soltanto i nipoti, o i genitori (sgravati, come visto, dalle molte incombenze quotidiane), ma anche gli stessi nonni; grazie a questo ruolo, infatti, riescono a sentirsi utili, valorizzati e occupati, accrescendo di molto la propria autostima rispetto alle persone anziane che non hanno nipoti, o che non li possono vedere. Proprio come i nipoti, anche i nonni si sentono accolti ed ascoltati, poiché i più piccoli tendono a mostrare interesse per le storie che i nonni raccontano.
“È così che si rafforzano i legami familiari”.
La relazione con i loro nipoti spinge i nonni anche a trovare la motivazione per imparare cose nuove e a usare le nuove tecnologie; in altre parole, hanno lo stimolo per “restare al passo con i tempi”.
“I nonni sono dunque un bene unico e prezioso che apporta benefici a tutti i membri della famiglia …pertanto il tempo con loro non va sprecato!”
I bambini si rivolgono spesso ai nonni per suggerimenti e consigli perché li vedono come fonte inesauribile di esperienza da cui poter trarre insegnamenti. Il rapporto tra i nonni e i bambini assomiglia spesso a quello tra buoni amici: i bambini rivelano segreti e problemi sulla propria vita, ed i nonni rispondono con preziosi consigli su come affrontare la situazione. Hanno quindi una grande importanza in quanto i bambini assorbono da essi i grandi valori della vita.
Spesso i bambini fanno più attenzione a ciò che viene detto dai nonni piuttosto che dai genitori. Dopotutto, i consigli che provengono dalle “radici della famiglia” non possono che generare magnifici e dolcissimi frutti.
Delle volte può capitare purtroppo che un bambino viva lontano dai propri nonni; in questi casi risulta quindi necessario riempiere questa distanza, e trovare il modo in cui comunicarsi reciprocamente l’amore, in modo da creare comunque le basi per una buona relazione affettiva.
Nella consapevolezza del fatto che una prossima e reale presenza rappresenta un bisogno fondamentale del bambino, é maggiormente l’adulto che deve creare alternative di con-divisione: spetta dunque ai genitori circoscrivere e tutelare un terreno di incontro con l’obiettivo di avere un luogo, anche immateriale, in cui la distanza nonno–nipote possa essere accorciata.
Nonni e nipoti hanno bisogno di una comunicazione realizzata su una linea continua di scambio affettivo, anche se lontani fisicamente. La presenza dei nonni va quindi fortificata persino nella loro assenza; così ad esempio la lontananza può essere sanata da foto e filmati che, visti da tutta la famiglia insieme, si trasformano in lunghi racconti partecipati, memorie e ricostruzioni. Spesso sono i figli a custodire i più bei ricordi dei propri genitori, e poterli restituire ai propri figli permette di riviverli dando nello stesso tempo memoria delle radici.
Non ci sono modelli predefiniti per diventare nonni, né regole precise; si tratta piuttosto di un “processo naturale” che richiede comunque l’accettazione di un nuovo momento di vita. In questo percorso interiore assolutamente soggettivo ed unico per ognuno, l’unica cosa che conta é avere cognizione dell’importanza della propria influenza sullo sviluppo soprattutto psicologico dei propri nipoti.
Gli specialisto del Pronto Soccorso Psicologico-Italia non possono che riconoscere quanto la presenza dei nonni nella vita di un bambino sia una fondamentale risorsa per la sua crescita e il suo sviluppo emotivo, affettivo e relazionale; viene ritenuto altresí importante però che la loro funzione debba “integrare”, e non sostituire, quella dei genitori.
Ecco perché spesso può essere utile un supporto di natura psicologica, laddove la relazioni tra genitori e nonni si mostrino tese e non adeguate, affinché si possa mettere in atto un “gioco di squadra” che consenta la realizzazione di una “convergenza educativa”, nel rispetto dei ruoli reciproci e nel mantenimento di chiari confini.
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